Impressioni del Sonar Festival 2014
Parliamo di Sonar Festival a ormai più di due mesi dal termine della manifestazione spagnola perché è doveroso agli sgoccioli della stagione estiva, tirare le somme e considerarlo come una direzione e punto di riferimento ideologico per tutti.
Per questo ci appelliamo alle righe scritte da Jeopoldo che come sempre al suo rientro mette su carta la sua esperienza
“Un altra edizione del ”Sonar Barcelona”(la ventunesima) è giunta al termine e i numeri dicono 110mila visite (io son stato fra i primi 40 a varcare le soglie).
Le statistiche dicono 11mila in meno della precedente, segnando però un record nel ”Sonar de Dia” dove sono accorse in tutto 52mila persone.
La maggior parte di esse concentrate nel giorno d’apertura, partito col sorprendente live di Harald Bjork e conclusosi con l’attesissimo live di Plastikman(attese del tutto ripagate),passando per i bei set di Mo, Nisennemondai, Nils Frahm, Machinedrum Vapor City, Trentemoller in live ed in Dj di Suzanne Kraft e Daniel Miller. Si è proseguiti con un ricco venerdi cui al ”De Dia’ è andato ad aggiungersi il ”De Noche”.
Son tanti gli artisti che han suonato ma la palma di quelli che più han brillato a parer mio và a gli FM Belfast(crazy crazy band) ad Henry Saiz, Jon Hopkins, Bonobo, Simonne Jones e Dengue Dengue Dengue con i loro live, proseseguendo con un sorprendende Trancemicsoul ed uno stiloso Theo Parrish in dj set per quanto riguarda il ”De Dia’,mentre per quanto riguarda il ”De Noche” và ai live di Royksopp&Robyn, Woodkid, Caribou, Moderat, Todd Terje assieme alle chiusure di Loco Dice e The Martinez Brothers in Dj.
Il sabato dove forse molti erano “provati” o semplicemente meno attratti dai nomi meno eccellenti,si è visto in ”De Dia” meno popolato(altrimenti il record dei partecipanti sarebbe aumentato esiguamente) dove Audion e i Who Made Who hanno offerto un live di discreto livello seguito da un divertente Dj Set di Kid Koala e uno da vecchia volpe di Dj Harvey cui se ne è aggiunto un tale di James Murphy al ”De Noche”.Questo apertosi con un Four Tet Dj Set in versione molto reggae e proseguito dal clou della serata e probabilmente di tutto il Festival.Parliamo infatti del live dei Massive Attack che avrebbero potuto oscurare tutto il resto ma non è possibile togliere grossi meriti anche a quelli di Yelle a quello coinvolgente dei Rudimental ed ai Dj Set di Matthew Dear e sopratutto di Brodinski e Boys Noize che han fatto sembrare il Sonar Pub quasi una stazione ferroviaria con treni a centomila chilometri orari scatenando il pubblico e mi piace pensare anche ad un insolito diluvio che ha accompagnato tutti a una chiusura di Festival bagnata con Tiga.
Come ben si sa di contorno alla parte ufficiale del Festival girano i party OFF che già come avevano anticipato han pure prolungato la festa.
Questa mossa ha permesso alle migliaia di persone (accorse per partecipare all’evento più atteso dell’anno) di soggiornare più giorni, portando in questo modo ulteriori ricavi che in tempi duri come quelli che stiamo vivendo, non possono che far comodo.”
Ci rendiamo conto di quanto il Sonar possa essere il massimo esempio di come si può affrontare la crisi investendo sul turismo musicale.
E’ doveroso prendere coscienza e creare situazioni di parte attiva in questo tipo di economia che gioverebbe significativamente alle casse dello stato, come appunto cercano di insegnarci da due decadi gli spagnoli.
Thanks to: It’s your festival
Author: Jeopoldo